Esami preliminari per PMA (fecondazione assistita eterologa all’estero)
La Mia PMA – Parte 3
Esami preliminari per fecondazione assistita eterologa all’estero (PMA)
Integratori e farmaci per prepararsi al meglio per la procreazione assistita
Con emozione e un pizzico di paura continuo a condividere in queste mie pagine gli esami per fecondazione assistita eterologa che ho dovuto effettuare come donna single.
Se hai letto il mio ultimo aggiornamento a riguardo, avrai letto che, dopo aver ricevuto il piano terapeutico, oltre all’acido folico assumo anche un particolare integratore composto da probiotici, appositamente studiato e sviluppato per aiutare la preparazione al transfer, in parole semplici per andare ad aiutare la rima endometriale e preparare il nostro corpo ad accogliere l’embrione.
Me lo ha indicato la clinica che mi sta seguendo, Instituto IGIN di Bilbao, è una peculiarità solamente della Spagna, tanto che in Italia è introvabile. Io l’ ho fatto arrivare tramite e-commerce da una farmacia spagnola di Madrid e in 2 giorni lavorativi mi è arrivato tramite corriere espresso (molto prima che se lo avessi ordinato in Italia tramite Poste Italiane XD ).
Particolarmente preoccupante è stato anche l’ ecografia mammaria, che prima del trattamento aiuta a escludere eventuali patologie mammarie che potrebbero interferire con la gravidanza.
Tutto questo nell’attesa di partire col protocollo ormonale e assumere tutti gli altri medicinali.
Quando, pensando a un nuovo trattamento di PMA all’estero, è arrivato per me il momento fatidico in cui ho dovuto acquistare i farmaci, ho realizzato veramente che il mio percorso all’estero stava realmente per concretizzarsi!
Come gestire l’acquisto di tutti i medicinali per fecondazione assistita eterologa all’estero
Quindi, dopo la ricezione del piano terapeutico per una donna PMA costretta a recarsi all’estero, tocca capire bene come gestire tutta l’organizzazione e la ricezione dell’ elenco dei medicinali.
Dobbiamo rendere conto a ginecologi costringendoci a fare coming out sulla nostra scelta e quindi anche sulla nostra situazione sentimentale che molto probabilmente è in coppia con un’altra donna o come felicemente single. E questo ci espone purtroppo a ricevere spesso giudizi, oltre che a rifiuti di prescrizioni di farmaci necessari per il nostro percorso di PMA (no, non sto scherzando è successo a molte di noi).
E poi tocca acquistare fisicamente i medicinali, consapevoli che non potremo nemmeno godere della prescrizione gratuita , la famosa ricetta rossa, solo perchè non ci è concesso di farci seguire da una clinica di PMA in Italia…anzi a volte la cifra dei medicinali che dobbiamo pagare totalmente a nostre spese supera velocemente i 1000€.
Quali sono i principali esami da fare prima di un ciclo di fecondazione assistita e quali sono gli esami prima del mio transfer?
Dopo aver ricevuto dalla clinica IGIN tutte le informazioni sull’organizzazione delle tempistiche dell’assunzione del mio Protocollo Ormonale ho dovuto organizzarmi con le prime visite ginecologiche, ma come al solito la mia Sfortuna non è cieca ma ci vede benissimo 🙂 perchè proprio nei giorni precisi in cui dovevo effettuare le prime eco di monitoraggio, la mia ginecologa era in ferie.
Gli esami diagnostici sono essenziali per valutare la situazione e pianificare al meglio il trattamento.
Tra i principali esami per la procreazione assistita rientrano quelli ormonali come il dosaggio di FSH , estradiolo e dell’ ormone antimulleriano, esami preconcezionali e infettivi eseguiti almeno negli ultimi 6 mesi (come rubeotest e toxotest) e indagini diagnostiche come l’ecografia transvaginale.
L’esame transvaginale è particolarmente importante perchè consente di valutare da vicino l’ambiente uterino e verificare la presenza di eventuali anomalie che potrebbero interferire con l’impianto dell’embrione.
Quali sono gli esami diagnostici previsti per la procreazione medicalmente assistita da consigliare alla coppia che si sottopone a una fecondazione assistita eterologa?
Il percorso di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) implica una serie di passaggi ed esami che la coppia deve affrontare insieme per aumentare le possibilità di successo del trattamento di fecondazione assistita.
Per le coppie che intraprendono il percorso della fecondazione eterologa, è importante sottoporsi a un’analisi dettagliata delle condizioni di salute come il test di capacitazione dell’ovocita per la donna che è cruciale per valutare la capacità di fecondazione degli ovociti e garantire che siano pronti per la fertilizzazione in vitro.
La valutazione della riserva ovarica è un passaggio cruciale per determinare la probabilità di successo della fecondazione assistita. Attraverso esami specifici, come la misurazione dei livelli ormonali e il cariotipo, è possibile valutare la capacità riproduttiva femminile.
Spesso anche la presenza di anticorpi come HbsAg e HbcAb viene valutata, mediante esami specifici che mirano a identificare eventuali infezioni virali o condizioni che potrebbero influenzare la fertilità e la salute riproduttiva della coppia.
Cosa deve fare il partner maschile durante il percorso di PMA?
Il partner maschile deve sottoporsi a una la serie di esami preliminari per la PMA come il test dello spermiogramma per valutare la quantità e la qualità dello sperma, un esame essenziale per determinare la fertilità maschile e identificare eventuali condizioni che potrebbero influenzare il concepimento.
Nel partner maschile le analisi preliminari includono quindi esami specifici essenziali nella valutazione della fertilità maschile, come esami del liquido seminale che analizzano diversi parametri come la concentrazione degli spermatozoi, la motilità e la morfologia per valutare la qualità dello sperma.
È possibile infatti individuare eventuali problematiche che potrebbero influenzare la fertilità della coppia sia da parte maschile che femminile e quindi il successo del trattamento.
Quali sono gli esami e le ecografie preliminari necessarie per la fecondazione all’ estero di una donna single?
Come dicevo, prima di intraprendere un percorso di fecondazione, è essenziale sottoporsi agli esami preliminari. Ovviamente eseguire gli esami del partner maschile non rientra nel mio caso, dato che in questo caso per il mio trattamento come donna single ricorro a seme di donatore grazie fecondazione eterologa.
Il primissimo esame che tutti noi abbiamo fatto almeno una volta nella vita è l’ emocromo: un esame del sangue completo che fornisce informazioni dettagliate sulla conta dei globuli rossi, bianchi e piastrine, rivelando eventuali condizioni che potrebbero influenzare la salute generale e la risposta al trattamento.
Tutto dipende da me, dunque, e ora che ho eseguito anche gli esami dei livelli ormonali tra cui l’LH ed estradiolo per valutare la funzionalità ovarica e prevedere la mia risposta alle stimolazioni, gli esami diagnostici senologici, posso passare ad eseguire gli esami ginecologici.
Quando è necessario sottoporsi agli esami preliminari?
Una volta partiti ci sono giorni precisi in cui effettuare il controllo ecografico, che dipendono dall’ inizio esatto del ciclo.
Quindi io, nella speranza che il ciclo avesse non più di due giorni di scarto o di anticipo, ho prenotato e scaglionato numerosi visite con diversi specialisti in diverse strutture nella speranza che i giorni precisi in cui avrei dovuto effettuare le visite coincidessero con gli appuntamenti che riusciva ad accordare.
Non avendo la possibilità di poter contare sulla mia ginecologa, la mia priorità a questo punto era rispettare i giorni esatti di monitoraggio, attraverso diverse cliniche private e ginecologi che erano per miracolo disponibili in quei giorni ipotetici. Poi avrei dovuto annullare tutte le visite di cui non avrei avuto bisogno e confermare quelle nei giorni giusti, per procedere coi dosaggi e con tutte le visite mediche ecografiche sempre nei giorni prestabiliti dalla mia clinica.
E questi giorni esatti li avrei scoperti solo il giorno del ciclo!
Ammetto che ho dovuto fare i salti mortali per poter fare tutti i controlli necessari in quei giorni precisi richiesti dalla clinica.
I risultati degli esami vengono valutati da un medico esperto in infertilità che analizzerà attentamente i dati raccolti per formulare una diagnosi accurata e pianificare un piano di trattamento personalizzato.
L’arrivo del ciclo più atteso di sempre!
Finalmente posso dire che il ciclo mi è arrivato, e con soli due giorni di anticipo.
Quindi il quarto giorno del ciclo sono riuscita ad effettuare la tanto attesa ecografia transvaginale che consentendo di identificare eventuali anomalie o patologie che potrebbero influenzare la fertilità. Nel mio caso per vedere se endometrio, follicoli e tutto lo stato uterino fossero regolari, così da poter finalmente iniziare la terapia e iniziare ad assumere tutto il resto dei medicinali che già avevo acquistato in farmacia.
La dott.ssa di questa struttura privata della mia città, oltre a spiegarmi tutto con grande devozione mi ha dato una grandissima mano nell’ eseguire il tampone vaginale approfondito per scongiurare eventuali infezioni invalidanti prima del trattamento:
- aiutandomi ad accelerare i tempi
- indicandomi persino i laboratori migliori della mia città in cui eseguirlo (sì perché ci sono anche laboratori di qualità e altri meno “validi”)
- accordandosi persino col reparto di microbiologia del policlinico per farmi dare i tamponi specifici da loro utilizzati (perché ogni laboratorio per ogni esame usa determinati tamponi così)
- suggerendomi anche come andare personalmente a portare il campione nel laboratorio così da farmi risparmiare giorni fondamentali per rispettare le mie tempistiche.
E tutto questo perchè così anche lei stessa poteva essere sicura di effettuarmi il tampone usando la tipologia giusta per quel laboratorio.
L’ultima ecografia di monitoraggio
Per eseguire l’ultima visita ginecologica di monitoraggio, prima di sapere se potevo essere nelle condizioni di eseguire il transfer mi sono dovuta recare presso un’altra clinica privata (sempre grazie alla fortuna mi avere la mia ginecologa in ferie proprio in quei fatidici giorni)
Con mia grande emozione mi sono recata proprio presso un centro privato di PMA, Dico con emozione perchè sono stata attraversata da una emozione strana…
Ora provo a spiegarlo : trattando con cliniche, staff e personale medico di tante mete da così tanti anni, per offrire agevolazioni e aiuti alle altre donne in tutti questi anni, mi sono sentita così vicino a questi ambienti che comunque mi ha rincuorato il poter essere di nuovo dalla parte dei pazienti, con la consapevolezza totale di oggi.
E questo è solamente merito dell’informazione e degli approfondimenti a cui ho avuto la possibilità di accedere in tutti questi anni grazie ai contatti e alla rete di comunicazione che ho stretto con tanti specialisti e medici che si sono prestati a collaborare con me ai tanti eventi e incontri live 🙂
Questa mia tranquillità ora non l’avrei mai avuta senza questo mio lungo lavoro di divulgazione alle spalle e ci tengo a ribadirlo, quindi sono davvero grata di aver avuto la possibilità di aiutare centinaia di donne come me, prima di questo mio ennesimo tentativo di diventare mamma di un secondo figlio.
Esiti finali:
Ma non dimentico che sei qui per scoprire gli esami da fare prima di un trattamento di eterologa, e immagino anche per sapere l’esito del mio trattamento☺️.
Quindi ti dico subito che appena avuto l’esito di questa ultima ecografia ginecologica ho girato come sempre l’ esito alla coordinatrice della clinica IGIN che mi segue con enorme precisione e supporto…
…E nel giro di pochissimo FINALMENTE LA BELLA NOTIZIA!
TUTTO È OK E POSSO PROCEDERE CON LA PREPARAZIONE ORMONALE PER IL TRANSFER!
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